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THE BOOGIE MACHINE VENERDI 7 NOVEMBRE NICOLA GRASSETTO
48 anni fa, in un’Italia in pieno fermento, la musica popolare si tingeva di una malinconia agrodolce che intercettava i sentimenti di un’intera generazione: il 22 ottobre 1977, Umberto Balsamo raggiungeva il primo posto in classifica con il suo brano più iconico, “L’angelo azzurro”.
Il cantautore catanese, che aveva già dato prova del suo talento compositivo scrivendo per grandi nomi come Mina e Iva Zanicchi, irrompeva prepotentemente nelle case degli italiani con una melodia battistiana e un testo tagliente, scritto in collaborazione con Cristiano Malgioglio.
“L’angelo azzurro” non era solo una hit estiva; era una canzone capace di resistere all’autunno, scalando la Hit Parade e spodestando (o affiancando, a seconda delle fonti del periodo) successi internazionali e nostrani che avevano dominato la stagione. Il brano, contenuto nell’album Malgrado tutto… l’angelo azzurro uscito in primavera, si distinse subito per l’intensità emotiva e una struttura armonica raffinata.
Il testo è il ritratto di un addio, amaro e definitivo, mascherato da un “arrivederci” di facciata. Parla di un amore finito, dove l’illusione romantica dell’“angelo azzurro” crolla di fronte a una realtà fatta di “baci e tradimenti, lacrimoni e pentimenti.” La frase chiave, “se sei tu l’angelo azzurro, questo azzurro non mi piace”, condensa il disincanto di una relazione ormai priva di speranza.
Scritto da: Andrea
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